martedì 21 dicembre 2021

IL PRESEPE

 

IL PRESEPE

La parola presepe deriva dal latino praesaepe”  ovvero "davanti alla siepe" e, per, estensione ha cominciato a indicare anche la stalla oppure la mangiatoia posta in una stalla.

Attualmente, con presepe, si indica la raffigurazione della natività di Betlemme.

CHI LO INVENTÒ

Si crede che l'inventore del presepe sia stato San Francesco d'Assisi che lo realizzò nel 1223.

Tommaso da Celano, il frate che raccontò la vita del santo, narra che Francesco nel Natale del 1222 si recò a Betlemme dove si aggregò alle funzioni liturgiche della nascita di Gesù, rimanendo profondamente colpito da queste rappresentazioni sacre.

Quando San Francesco tornò in Italia, chiese a papa Onorio III di raffigurarlo anche lì.

Il Papa però non glielo permise (a quell'epoca la rappresentazione dei drammi sacri era vietata), gli concesse, però, di celebrare la messa in una grotta.

La notte e la celebrazione liturgica furono illuminate da fiaccole e, dentro la grotta, fu collocata una mangiatoia riempita di paglia, con accanto un asino e un bue. In realtà non si trattò di un presepe vero e proprio, ma di una messa celebrata in una grotta e non in una chiesa.


Ma il vero presepe, con le varie statuine, fu creato nel 1283 da Arnolfo di Cambio. Lo scultore scolpì un presepe con otto statuette in marmo che rappresentavano i personaggi della Natività e i re Magi, il presepe può essere ammirato ancora oggi, nella basilica romana di Santa Maria Maggiore.

Città molto famosa per la produzione del presepe è Napoli.

Il presepe napoletano  è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. A volere una raffigurazione della natività fu re Carlo III di Borbone che aveva una vera passione per le arti manuali.

All’epoca, tra i nobili, fare il presepe divenne una competizione, perché tutti volevano le lodi del re per le proprie creazioni. E accadde anche che il presepe perse le caratteristiche originarie, quand’era umile e povero, per dare spazio ad una scenografia più affascinante e maestosa. La semplice mangiatoia si trasformò in un’elaborata costruzione che prevedeva un paesaggio con montagne, salite e discese, vicoli e scalinate; nella parte pianeggiante veniva raffigurata la tradizionale grotta, affiancata dalle osterie nelle quali, secondo la narrazione dei Vangeli, Giuseppe e Maria non avevano trovato posto a Betlemme.

I pastori (termine con cui si indicano tutti i personaggi che compongono il presepe) non erano altro che le figure tipiche del popolo napoletano: contadini, artigiani, pescatori, mendicanti. Gesù era nato tra la gente più umile che era quindi rappresentata certamente non in pose “nobili”, ma nelle attività quotidiane o nei momenti di svago: al mercato, nelle osterie, nelle botteghe.

Insieme ai pastori, sul presepe c’erano animali, strumenti di lavoro e musicali, prodotti dell’orto e oggetti vari riprodotti in scala.

Se è vero che i personaggi dovevano essere più realistici possibile, allora dovevano indossare vestiti in tessuto... ed ecco che anche le donne di corte entravano in gioco nella realizzazione del presepe, dedicandosi alla fase della vestizione dei pastori, con abiti realizzati a mano con stoffe e tessuti provenienti dagli opifici reali di San Leucio. Le figure più importanti erano inoltre vestite con veri gioielli in miniatura, realizzati dagli orafi dell’epoca.

Tale era la passione del re Carlo III che, quando si trasferì in Spagna, portò con sé un grandissimo presepe e degli abili artigiani per continuare lì la tradizione napoletana.

Il presepe napoletano del ‘700 divenne così, più che la semplice rappresentazione della nascita di Gesù, come narrata dai Vangeli, un vero e proprio tuffo nella vita partenopea dell’epoca. Non poteva quindi non diffondersi nelle case popolari, seppur con minore qualità. Ospitato in una teca, il presepe era composto da un piccolo “scoglio” abbellito con qualche pastore. Da quel momento, però, la realizzazione dei pastori si trasformò in un vero e proprio mestiere.

La moda del presepe attraversò l’intero secolo e, solo nell’800, iniziò a perdersi: la maggior parte delle costruzioni esistenti furono smontate, vendute o disperse. Tra le poche realizzazioni dell’epoca sopravvissute fino ai giorni nostri vi sono il grande presepe reale, conservato nella reggia di Caserta, e quello donato alla città di Napoli dallo scrittore Michele Cuciniello, conservato nel museo della Certosa di San Martino.

La tradizione napoletana del presepe, però, è arrivata fino ai giorni nostri. Le famiglie del napoletano, nel periodo prima di Natale, si recano nelle aree dove il presepe continua a esistere, specialmente nella zona di San Gregorio Armeno, per ammirare le varie rappresentazioni artistiche degli artigiani della zona.

Per esperienze personali, a malincuore, devo ammettere che la qualità del presepe di San Gregorio Armeno negli ultimi anni è scesa parecchio. I vari artigiani storici, sono stati sostituiti da piccole botteghe straniere, che realizzano pezzi in plastica con materiali economici, in modo tale da presentare ai clienti prezzi più bassi e abbordabili. Quindi, secondo me, i pochi artigiani rimasti, non costruiscono semplici presepi, ma portano avanti una grandissima tradizione, che risale a più di 300 anni fa.


Ruggiero Aliperti 2B





lunedì 20 dicembre 2021

GIOCHI CHE PASSIONE!

Arrivato Natale, ci sono offerte di tutti i generi in vista dei regali: le letterine sono state spedite con le richieste più strane che si possano pensare, ma siccome Babbo Natale è molto impegnato e spesso non ascolta, non tutte le richieste sono accontentate ma può essere che i videogiochi non stanchino gli elfi e Babbo Natale ha più probabilità di portarli.

Quindi vorrei darvi dei suggerimenti per le vostre letterine per i cinque giochi migliori (per me) per la Nintendo Switch.

 5) MONSTER HUNTER RISE:

 

Un gioco d’azione ambientato in Giappone. Un cacciatore personalizzabile come protagonista e tanti tipi diversi di armi e di armature da scegliere e potenziare. E’ possibile giocare online come giocatore singolo e multigiocatore. Lo scopo è migliorare le armi e le armature per sconfiggere nemici sempre più forti. Il gioco in sé è molto interessante, tattico e vivo, però è complicato e richiede un accesso giornaliero.



4) SUPER SMASH BROS. ULTIMATE:


Un gioco d’azione multigiocatore ambientato nei luoghi dei giochi Nintendo in cui due o otto personaggi si devono affrontare con le loro abilità ed attacchi. I personaggi sono presi da tutte le saghe Nintendo. Lo scopo è divertirsi, smash è il perfetto gioco da giocare con gli amici. Basta accendere i controller e il gioco li rileverà e ti permetterà di giocare. Per me questo gioco è perfetto com’è, l’unica cosa che lo posiziona al quarto posto è che per ottenere tutti i personaggi bisogna pagare.


3) MINECRAFT:

Minecraft è un gioco in cui puoi sbizzarrire la tua immaginazione in modalità creativa oppure cercare di sopravvivere in modalità sopravvivenza. Il gioco non ha un vero e proprio scopo, l’esplorazione è la base dello stesso, quindi bisogna solo divertirsi come più piace. Per me questo gioco è bello, però non riesco mai a pensare cosa costruire e nella modalità sopravvivenza durante la notte, mi spavento.




2) ANIMAL CROSSING NEW HORIZON:


Animal Crossing è un gioco in cui sei un abitante personalizzabile che va a vivere su un’isola. Nel corso del gioco arriveranno sempre più abitanti e tu potrai formare la tua città. Lo scopo è guadagnare stelline (non sterline) per comprare vestiti, strumenti, accessori, cose per la casa ed ingrandirla, e soprattutto visitare le isole dei tuoi amici. Questo gioco richiede un accesso giornaliero, ma per il resto è perfetto.



1) KIRBY STAR ALLIES:


Kirby è un gioco in cui appunto, impersoni Kirby, una pallina rosa e tenera che ha la capacità di appropriarsi dei poteri degli altri che gli permettono di utilizzare gli elementi per sconfiggere nemici temibili. Il mondo è fantastico, e Kirby può trasformare i nemici in suoi alleati. Lo scopo del gioco è sconfiggere il re dell’oscurità con i suoi alleati. Per me questo gioco è perfetto: ha diverse modalità di gioco, è semplice, e non richiede pagamenti aggiuntivi.

 


Nella mia letterina, che non so come sia arrivata ad Amazon, arriveranno altri due giochi che recensirò nel prossimo articolo.

Giuseppe Coppola 2B



IL CALCIO È UNA SCUOLA DI VITA.

 

Spesso viene detto agli adolescenti che andare agli allenamenti di calcio fa perdere la concentrazione nello studio e per questo sarebbe meglio restare a casa.

Certe volte si torna a casa tardi dopo un allenamento e si è costretti a finire i compiti  dopo cena.

In realtà non è così semplice rinunciare al calcio per un vero appassionato di questo sport. Chi lo pratica, infatti, sa che non significa solo divertirsi in un gruppo di ragazzi ma anche imparare tante cose: prima di tutto ad organizzare bene il proprio tempo tra sport e studio.

Il calcio inoltre aiuta a fortificare il fisico, insegna a collaborare con gli altri nel rispetto delle regole, a stringere legami, ad essere leali e a considerare le critiche dell'allenatore come insegnamenti preziosi. Quando si affrontano gli avversari, si tende ad essere molto competitivi ma un buon mister sa insegnare ad accettare anche le sconfitte con un sorriso e a tendere la mano agli avversari.

Grazie al calcio un adolescente impara a prendere decisioni e a rispettare gli impegni e per questo può diventare un adulto più responsabile, pronto alle sfide della vita e capace di confrontarsi con gli altri in modo sereno.

Il calcio è una scuola di vita perché insegna ai ragazzi a imparare dagli altri senza mai giudicare chi è più forte o più debole perché ognuno è speciale e unico e deve cercare sempre di migliorare se stesso.

Essere un bravo sportivo e un bravo alunno, insomma, non è impossibile, basta solo impegnarsi e crederci.

 

Raffaele Mauro classe 2B


domenica 19 dicembre 2021

La “tecno - vita”

 

Alcune volte mi chiedo se viviamo ancora sulla Terra, altre volte mi sembra che tutti stiano diventando dei robot.

Il mondo è cambiato a causa della tecnologia, ormai tutti la utilizzano perfino le persone anziane che prima abituate a scrivere lettere, hanno iniziato ad integrarsi nel mondo degli adolescenti.

Si è persa la comunicazione, ormai siamo arrivati perfino a limitarci ad un semplice “come stai?” Preferiamo utilizzare Face Time o Skype invece di incontrare i nostri amici dal vivo anche se in questo periodo potremmo anche incontrarli ma attenendoci alle norme di sicurezza che non tutti rispettano neanche più!

All’inizio della pandemia Face Time, Skype ecc… erano probabilmente le applicazioni più utilizzate a causa appunto del Covid, per cui per vedere i nostri familiari non potevamo far nient’altro che videochiamarli.

Perfino i bambini, innocenti, ormai sono incantati da questi nuovi strumenti elettronici. A chi non è capitato di vedere un bimbo di tre anni con un telefonino in mano? Non chiedono più di andare al parco, ma chiedono di giocare a Minecraft e a videogiochi vari.

La gente inoltre si fida ciecamente di informazioni non sempre vere la cui la divulgazione è facilitata dal web.

Siete ancora soddisfatti del mondo in cui viviamo?

Paola Marotta 2B


L’emergenza COVID-19… ma quando finirà?

 

Il COVID-19 è una grave sindrome che attacca le vie respiratorie. Il virus si diffonde principalmente tra le persone che sono a stretto contatto tra loro attraverso goccioline respiratorie emesse con il respiro, la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando. E’ importante portare sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, come le mascherine, e indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all'aperto quando non può essere mantenuto il distanziamento fisico. Sono circa due anni che ascoltiamo al TG sempre le stesse notizie e viviamo in questo clima, a volte di terrore:

Contagi in aumento, ospedali affollati, numero di morti, di guariti, di sintomatici e non, lockdown, campagne vaccinali, tamponi, manifestazioni no-vax, green pass, lavoro in smart-working, didattica a distanza, DPCM, ordinanze. La nostra testa è continuamente bombardata da tutti questi termini e concetti che abbiamo tutti più o meno imparato, per non parlare dei programmi di attualità dove sono invitati famosi virologi e scienziati, ognuno con tesi ed ipotesi diverse per quanto riguarda la fine della pandemia.

Una cosa è sicura: senza una vaccinazione di massa la pandemia non finirà presto. Bisogna garantire i vaccini anche a paesi meno fortunati, e convincere a vaccinarsi chi è contrario.

Ma quando finirà la pandemia?

Per ora, con certezza, non lo sa nessuno. L’unica cosa che possiamo fare è affidarci a chi ne sa più di noi e rispettare le regole che ci vengono date.

Giorgia La Manna 2B


sabato 18 dicembre 2021

Greta Thunberg non molla!

 

Greta, giovanissima ragazza svedese, è diventata il simbolo della lotta al cambiamento climatico dal 2018, anno in cui ha cominciato a scioperare.

Dall’età di 15 anni non ha mai smesso di battersi per il clima e per l’ambiente. È famosa per le sue manifestazioni  tenute a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan “Skolstrejk för klimatet”, ovvero “Sciopero scolastico per il clima”.

Greta è nata a Stoccolma il 3 Gennaio del 2003 ed è figlia della cantante d’opera Malena Ernman e dell’attore Svante Thunberg.

Nel 2018, a 15 anni, proclama lo sciopero che farà il giro del mondo: annuncia che non andrà più a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018 in Svezia.

La giovane studentessa chiede al governo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, come previsto dall’accordo di Parigi. Tutti i giorni, anziché andare a scuola, si siede davanti al Parlamento svedese, con un cartello il cui slogan è ormai diventato celebre in tutto il mondo. La sua battaglia viene applaudita da giovani di diversi Paesi e in poco tempo nasce un movimento studentesco internazionale sotto il nome “Fridays for Future”. Giovani studenti in tutto il mondo iniziano a scegliere il venerdì per manifestare contro il cambiamento climatico. 

La giovane attivista rivolge le sue parole di protesta direttamente ai leader mondiali e ai rappresentanti dell’Europa. Il 17 aprile 2019 è invece a Roma dove partecipa all’udienza generale del Pontefice in piazza San Pietro. Il Papa decide di salutarla personalmente.

A dicembre 2019 Greta viene scelta come “Persona dell’anno” e finisce sulla copertina del Time.

Anche durante la pandemia lo sciopero per il clima  non si è fermato. Il 25 dicembre 2020 saluta i suoi follower sui  social mostrando una foto con il cartello che l’ha resa celebre e ha scritto: ”A causa della pandemia in corso, lo sciopero lo facciamo online”.

Il 30 Settembre 2021 il presidente del consiglio Mario Draghi  ha incontrato l’attivista Greta a Palazzo Chigi, promettendo l’impegno dell’Italia nella lotta ai cambiamenti climatici.

Alcuni esponenti del mondo politico e della società civile, che  ne apprezzano l’operato, hanno proposto la Thunberg per il premio Nobel per la pace.

Non resta che dire un immenso grazie alla guerriera Greta e al suo coraggio, quello che la spinge a difendere il suo futuro e  quello di tutti gli altri sulla nostra “Casa in fiamme”.


Chiara Buono 2B


A CHILOMETRO ZERO

 

Salve a tutti, oggi vi darò alcuni consigli su come prendersi cura di un terreno e soprattutto come seminare questo terreno per ottenere dei prodotti sani e genuini a Km zero, cioè dal produttore al consumatore.

Oggi possedere un terreno è veramente una fortuna e vedrete che sarà ancora più bello seminarlo e soprattutto raccogliere i propri prodotti, vi garantisco che sarà una meravigliosa sensazione.

Iniziamo con la fase: se avete la possibilità, concimate il terreno con il fertilizzante naturale di tipo “letame“. Successivamente arare il terreno o con una zappa o se avete la possibilità usate un trattore.

La 2ª fase è quella di fare dei solchi di circa 40/44 cm l’uno dall’altro in modo tale che si possa passare facilmente all’interno anche quando le piantine cresceranno. 

Il 3° punto fondamentale è quello di seminare i prodotti scelti per la semina. I prodotti variano a seconda della stagione, per esempio in primavera vi consiglio di seminare: pomodori, basilico, melanzane, peperoni, meloni, angurie, zucche, ecc. Per questi ultime ortaggi vi consiglio di piantarli in una zona dove c è tanto spazio, perché queste piante tenderanno ad espandersi ed allungarsi molto. 

La fase più importante è quella di annaffiare almeno tre o quattro volte a settimana, soprattutto le zone più soleggiate. 

L’ultima fase è quella di dare un supporto alle piantine man mano che crescono, in modo tale da non farle piegare o spezzare. Potete usare dei pali oppure bacchette di bambù.

Una volta che il prodotto finale è bello maturo e pronto per essere raccolto, non ci resta che cucinarlo e soprattutto gustarlo e vi garantisco, sarà una vera prelibatezza.

Vi auguro una buona semina, un buon raccolto e soprattutto buon divertimento.

Vi saluto e ci vediamo per i prossimi consigli.

Franco Albano classe 2B


venerdì 17 dicembre 2021

Certame Internazionale Bruniano

 

Il 16 dicembre, si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso ”Libero pensiero”, dedicato al filosofo nolano Giordano Bruno e riservato agli studenti universitari che si sono specializzati proprio su Giordano Bruno.

Questa cerimonia fa parte del Certame Internazionale Bruniano, che è la più importante manifestazione dedicata al nolano Giordano Bruno e alla sua filosofia e si svolge a Nola ogni anno.

Il certame è un concorso sulla filosofia dei Giordano Bruno che permette ai giovani della 4° e 5° liceo, provenienti da tutte le scuole italiane, di partecipare al concorso scrivendo un compito su un argomento della filosofia bruniana e di essere premiati.

Il Certame Bruniano, organizzato dal Comune di Nola, dal Liceo Carducci e dall'Associazione Meridies, ha lo scopo di far sì che migliaia di giovani possano approfondire il pensiero del grande filosofo nolano e di esaltare la figura di giordano Bruno valorizzando i luoghi della sua terra.

La manifestazione ha già ottenuto un grande successo culturale, favorendo il turismo.

Questa manifestazione contiene al suo interno numerosi eventi che si svolgono tra novembre e dicembre , tra cui l'appuntamento del 16 dicembre, cioè la premiazione del concorso “ Libero pensiero”, mentre sabato 18, sempre nel salone del sito di via Merliano, la compagnia teatrale “Controtempo” ha messo in scena “Gli Infiniti Mondi di Giordano Bruno” e infine l'evento finale in data 29 dicembre, prevede uno spettacolo teatrale della compagnia nolana “Pipariello”.

Alessia Napolitano classe 2B


Alimentazione sostenibile

Ciao a tutti! 

Queste sono le mie considerazioni dopo l’ora di educazione civica di scienze sull’alimentazione corretta e sostenibile.

Oggi si mangia come se mangiare fosse una passione. Il cibo, infatti, è diventato un’abitudine. La cosa più brutta però dell’assumere continuamente cibo, è che questo ha un grave impatto ambientale. 

Bisogna capire che quando c’è richiesta, c’è produzione, quindi se una persona fa domanda di un determinato prodotto, lo otterrà senza dubbi. Tutto ciò sta portando alla deforestazione, per creare nuovi campi agricoli, ma anche all’ uso di più fertilizzanti e pesticidi per aumentare la quantità di cibo.

In quest’immagine è fotografata la foresta Amazzonica, che rappresenta il polmone della Terra; purtroppo è a  rischio di deforestazione per far spazio a nuovi campi da destinare all’agricoltura e all’allevamento

In quest’ immagine è rappresentato un trattore che rilascia dei pesticidi sulle coltivazioni di un gigantesco campo agricolo. Queste sostanze, usate in enorme quantità sono estremamente dannose per l’ambiente e per l’uomo.

Per questi motivi noi cittadini, dobbiamo capire che mangiare troppo provoca danni alla nostra salute e anche a quella del nostro pianeta. Ma possiamo cambiare le cose perché ognuno di noi ha un gran potere, quello delle decisioni. Con queste, possiamo obbligare le scelte aziendali e indirizzarle verso la produzione di altri alimenti che sono più sostenibili.

 

In queste immagini sono presenti diverse persone che prestano molta attenzione nella scelta di ciò che stanno comprando. È importante quando vogliamo acquistare qualcosa, controllare la provenienza e preferire i prodotti locali e quelli di stagione.  

Cos’è però che nel mangiare causa problemi? 

Beh, il fatto di nutrirsi male. Assumere meno zuccheri e meno sale, può far bene al nostro corpo. Ricordiamo inoltre, che una cosa fondamentale nella buona alimentazione è il mangiare vario. Quindi dobbiamo mangiare tutto, senza demonizzare alcuni cibi come patatine e bibite; tutto fa bene, se assunto in quantità corrette. Penso che questo problema sia molto grave e che dovremo abituarci a mangiare in giusta quantità, perché nel futuro ci saranno più persone e se continuiamo di questo passo, esse non mangeranno neanche il minimo necessario! Inoltre, dobbiamo comprare quello che ci occorre, evitando gli sprechi e riducendo il consumo di carne, che ha un forte impatto ambientale. Sono piccole cose che possono fare la differenza. 

Aiutiamo insieme il pianeta!

Diego Stefanile 2H


sabato 11 dicembre 2021

Una leggenda nell’entroterra campano

 












Thanksgiving Day

 

Thanksgiving day is one of the most celebrated and important holidays in the United States and Canada, it does not have a fixed date but it is celebrated on the last Thursday of November in the United States and the second Monday of October in Canada.

The origins of this festival date back to 1621, by pure chance, in fact the pilgrim fathers wanted to thank the lord for the good harvest in the new continent . In the first Thanksgiving’s dinner there was  turkey, the pumpkin together with other white meat, fish of all kinds, cereals, fresh fruit and candies. In the following centuries the tradition of Thanksgiving extended throughout the country, but the thirteen colonies celebrated on different days until October 1777, but it was only George Washington, the first President of the United States,to declare the holidays for all states in 1789.

On this very happy day, American families are very busy preparing the classic turkey to eat with neighbors or people in need.  Moreover, the Macy's Parade is celebrated on the streets of New York, which this year after a year of virtual parade, due to the covid, returns to the streets, participants must wear a mask and have to be vaccinated.

Macy's Parade is the traditional parade that is celebrated on Thanksgiving Day in New York in this parade thousands of people participate, and there are fifteen colored helium balloons, with tributes to Baby Yoda, Pikachu and the Pokemon, 28 themed floats, more than 800 clowns, 10 marching bands, nine groups of entertainers and dancers, and with the 4,500 volunteers located along the five kilometers of the parade, from Central Park to Columbus Circle, to Macy's department store on 34th Street and Herald Square, in the heart of Manhattan, via 6th Avenue.

Thanksgiving is a special day full of emotions for people and families.



                 Scherillo Flavia, Minichino Iris 3°H