domenica 9 maggio 2021

VISIONI E RIFLESSIONI IN BIANCO E NERO

 

"Sebastiao Salgado è un grandissimo fotografo che mi ha colpito soprattutto per la sua capacità di dare testimonianza a molte delle realtà difficili che ancora oggi non mancano sul nostro pianeta; ma non solo. Infatti dopo aver passato gran parte della sua carriera a fotografare esclusivamente persone, decise e si impegnò in un progetto ispirato alla natura e in modo particolare a tutti quei luoghi ancora non intaccati dall'uomo. Causa di questo cambiamento fu l'aver assistito e documentato il terribile genocidio in Ruanda che lo traumatizzò al punto di portarlo ad ammalarsi. Infatti a questa esperienza seguì una "pausa fotografica" decisa per rimettersi in salute, poi riprese la sua attività e pensò bene di fotografare non più l'animale "uomo" ma tutti gli altri animali della Terra. Credo che questa sia stata una scelta coraggiosa e allo stesso tempo giusta, che condivido pienamente. Infatti con queste foto Salgado ci mostra quello che ancora rimane di "intatto" sulla Terra e quindi quello da cui noi dobbiamo prendere, in un certo senso, esempio per riportare anche la nostra società all'equilibrio. Quello di queste immagini è un messaggio che ritengo importantissimo e di grande valore e che Salgado è riuscito a trasmettere al meglio attraverso l'arma della fotografia: una forma d'arte, che come tutte le altre, riesce a immortalare in un semplice e velocissimo scatto un'intera realtà e, in questo caso più che mai, un messaggio di grade importanza." Vincenzo Acierno 3A
"Penso che il cambiamento nella fotografia di Salgado sia stato davvero molto intenso. Passare da una fotografia emozionante, toccante e purtroppo reale, ad una paesaggistica è stato un gesto davvero coraggioso. Personalmente, sono stata colpita molto dalle foto rappresentanti i bambini e gli adulti vivere in condizioni davvero precarie, una realtà purtroppo ancora attuale. Ma la cosa più bella è l'empatia di questo fotografo meraviglioso: vedendo troppe persone morire, persone in misere condizioni di vita, è entrato pienamente nella loro vita, al punto che è stato male anche lui. Questo è quello che ho apprezzato di più di questo fotografo e sono sicura che ha un mondo artistico dentro di sé." Annamaria Basile 3A

"Con le sue fotografie Salgado ci trasmette un messaggio forte e anche attuale: È necessario un ritorno alla Terra. La sua fotografia si caratterizza per il suo grande valore di testimonianza rispetto alle condizioni di salute in cui si trova il nostro pianeta. Egli è andato oltre i confini della civiltà per fotografare animali e paesaggi, finora scampati alla contaminazione della società moderna. Un viaggio in immagini che ci devono far riflettere. L’impegno ecologico di Salgado è rivolto a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta. Di cambiare il nostro stile di vita. Di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda. Di conquistare una nuova armonia; le sue foto lo dimostrano, perché mette in relazione il rapporto armonico e l’ambiente in cui viviamo. Egli è andato alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi non solo per incontrare la flora e la fauna, ma per rendere omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. Lui e la moglie hanno creato in Brasile l’Istituto Terra che ha riconvertito alla foresta equatoriale che era a rischio di sparizione, uno spazio dove sono stati piantati migliaia di nuovi alberi e in cui la vita della natura è tornata a fluire. L’Istituto Terra è una delle realizzazioni pratiche al mondo di rinnovamento del territorio naturale ed è diventato un centro importante della città di Aimorès. Il 22 aprile si celebra, appunto, “La Giornata della Terra”. Antonella Maietta 3A
"Sebastiao Salgado sposta la sua attenzione di fotografo sulle tematiche ambientali, perchè è profondamente toccato dalla crudezza delle scene viste durante il genocidio in Ruanda, ed inizia a lavorare al progetto "Genesis" che lo porterà ad abbandonare le sue caratteristiche di ritrattista e a realizzare un colossale omaggio al Pianeta, rappresentando animali e paesaggi non ancora contaminati dal progresso umano. Questo fotografo mi ha colpito molto perchè a differenza degli altri, preferisce fotografare luoghi dimenticati e attraverso la fotografia ne rivela l'essenza e mi ha colpito anche il fatto che lui non è spinto dall'idea di diventare famoso ma semplicemente dal senso di responsabilità. Penso che tutti i fotografi dovrebbero prendere esempio da lui, cioè di non pensare troppo a inutili dettagli ma di concentrarsi sulla naturalezza delle piccole cose." Alessandra Sena 3A

"Quando lasciò il Brasile, la metà del territorio dove viveva era formato dalla foresta pluviale, ma al suo ritorno, questa costituiva solo lo 0,5 % del territorio, e con sua moglie decise di ricostituirla come era prima. Fondarono un'associazione e iniziarono a piantare alberi trasformando la loro terra in un parco nazionale. In Salgado tornò la voglia di vivere e di fotografare, ma questa volta gli animali e i luoghi incontaminati della Terra. Di questo grande artista ammiro molto il fatto che, nonostante le difficoltà incontrate durante il suo percorso, è riuscito a superarle e a diventare una persona migliore offrendo il suo aiuto al pianeta, ed è riuscito a farmi comprendere che tutti, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per rendere il mondo un posto migliore. Giuseppe Mazzeo 3A

Nessun commento:

Posta un commento

Ti è piaciuto questo articolo? Facci sapere cosa ne pensi.