Greta,
giovanissima ragazza svedese, è diventata il simbolo della lotta al cambiamento climatico dal 2018, anno in cui ha cominciato a scioperare.
Dall’età di 15 anni non ha mai smesso di battersi
per il clima e per l’ambiente. È famosa per le sue manifestazioni tenute a Stoccolma,
in Svezia, con lo slogan “Skolstrejk för klimatet”, ovvero “Sciopero
scolastico per il clima”.
Greta è nata a
Stoccolma il 3 Gennaio del 2003 ed è figlia
della cantante d’opera Malena Ernman e
dell’attore Svante Thunberg.
Nel 2018, a 15 anni, proclama lo
sciopero che farà il giro del mondo:
annuncia che non andrà più a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre
2018 in Svezia.
La giovane studentessa chiede al governo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, come previsto dall’accordo di Parigi. Tutti i giorni, anziché andare a scuola, si siede davanti al Parlamento svedese, con un cartello il cui slogan è ormai diventato celebre in tutto il mondo. La sua battaglia viene applaudita da giovani di diversi Paesi e in poco tempo nasce un movimento studentesco internazionale sotto il nome “Fridays for Future”. Giovani studenti in tutto il mondo iniziano a scegliere il venerdì per manifestare contro il cambiamento climatico.
La giovane attivista
rivolge le sue parole di protesta direttamente ai leader mondiali e ai rappresentanti dell’Europa. Il
17 aprile 2019 è invece a Roma dove partecipa
all’udienza generale del Pontefice
in piazza San Pietro. Il Papa decide di
salutarla personalmente.
A dicembre 2019 Greta viene
scelta come “Persona dell’anno” e finisce sulla copertina
del Time.
Anche durante la
pandemia lo sciopero per il clima non si
è fermato. Il 25 dicembre
2020 saluta i suoi follower sui social
mostrando una foto con il cartello che l’ha resa celebre e ha scritto:
”A causa della pandemia in corso, lo
sciopero lo facciamo online”.
Il 30 Settembre 2021 il presidente del consiglio Mario Draghi ha incontrato l’attivista Greta a Palazzo
Chigi, promettendo l’impegno dell’Italia nella lotta ai cambiamenti
climatici.
Alcuni esponenti del mondo politico
e della società civile, che ne
apprezzano l’operato, hanno proposto la Thunberg per il premio Nobel per la pace.
Non resta che dire un
immenso grazie alla guerriera Greta
e al
suo coraggio, quello che la spinge a difendere il suo futuro
e quello
di tutti gli altri sulla nostra “Casa in fiamme”.
Chiara Buono 2B