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venerdì 2 dicembre 2022

#educhiamoallagentilezza. No alla violenza.

Il 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in occasione di quest’ultima, nell’ambito delle lezioni di italiano, abbiamo svolto un’indagine circa gli eventi di femminicidi in Italia, prendendo ad esame il corrente anno. Dalla nostra ricerca, è emerso che nonostante tutte le manifestazioni si registrano ancora eventi luttuosi.


Per la costruzione di questa mappa, la prof Notaro ci ha suggerito l’uso di My maps, un applicativo della piattaforma Gsuite, da noi usata nella didattica ordinaria.

Questo lavoro ci ha fatto riflettere sul fatto che sia in Italia che nel mondo la violenza di ogni tipo sulle donne viene effettuata giornalmente e questo, come abbiamo visto, può portare alla morte di queste donne. Per tale motivo la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” ha una grande importanza, cioè, quella di ricordare per far sì che la morte di ognuna di queste povere donne non sia vana. Infatti si tratta di un fenomeno che continua in modo silente e persistente a prendere atto in qualunque luogo e in qualunque ora del giorno e della notte, persino negli ambienti più familiari e sicuri.

Inoltre, questo studio conferma ancora una volta che c 'è chi non ha capito il valore della vita di un essere umano. Che sia donna o che sia uomo si tratta sempre di vite umane.

Ciò che ci stupisce è che ad oggi il cammino verso la non violenza è ancora lontano, nonostante esista una norma consolidata come l’Art. 3 della costituzione Italiana che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

L’uomo non ha il diritto di alzare le mani sulla donna per nessun motivo. Il primo passo da compiere, quindi, sarebbe quello di modificare le culture secondo cui il genere maschile è quello ‘dominante’. Ma il passo più importante va fatto dalle donne, che raramente denunciano gli abusi subiti poiché credono che siano dimostrazioni d’amore.

Noi ragazzi siamo molto delusi da questi risultati, perché abbiamo capito che il mondo che ci lascerà la generazione dei nostri genitori sarà tutto da ricostruire partendo da una ricostruzione mentale, molto più impegnativa di una territoriale. Infine riteniamo che ormai il mondo sta andando avanti con nuove invenzioni e costruzioni moderne ma si tende a trascurare il problema di una mentalità arretrata che non ci permetterà mai di migliore del tutto il nostro pianeta.

Dunque, spetta proprio a noi nuove generazioni, impegnarci a migliorare il posto in cui viviamo, lasciando ai nostri successori un mondo privo di disuguaglianza e di guerra perché non meritano di vivere nelle condizioni in cui siamo ora.

Gli alunni della Merliano-Tansillo contro la violenza di genere

Oltre a quest’attività, alcuni di noi hanno partecipato a una manifestazione in piazza Duomo (Nola). Abbiamo svolto un flash mob molto significativo con altre scuole del territorio. In ogni passo della coreografia, ognuno di noi si è impersonificato in tutte le donne che subiscono ogni giorno delle violenze. Siamo state coordinate dalla professoressa Anna Rainone.

L'indumento che ha accomunato tutti noi era un fiocco rosso, simbolo appunto della violenza sulle donne.

Nell'introduzione della manifestazione c’è stato anche un intervento da parte dei sindaci del territorio.

Nel mezzo di questa manifestazione è stato deciso anche di fare una rappresentazione teatrale, grazie alla compagnia “Teatrarci” di Saviano.

Al seguente link il video del nostro contributo: 


A cura della classe 3D