Il termine Shoah indica lo
sterminio nei campi di concentramento, sparsi in tutto il mondo, da parte dei
tedeschi nei confronti degli ebrei, omosessuali, asociali, disabili, bambini e
anziani.
Furono massacrati circa 6 milioni
di persone tra fucilate, camere a gas e forni crematori mentre sono solo
circa 7 mila le persone sopravvissute. Il tutto avvenne durante il regime
nazista, con a capo Adolf Hitler, tra il 1933 e 1945. Uno dei principali campi
di concentramento ha sede ad Oswiecim (in tedesco Auschwitz) dove durante
la seconda guerra mondiale, tra il 1940-44, furono sterminati più di 1 milione
di prigionieri per la maggioranza di origine ebraica. Le persone venivano
deportate nei campi dopo un lungo viaggio in treno. All’entrata, ancora oggi,
possiamo notare una scritta al di sopra del cancello: “Arbeit macht frei”,
il lavoro rende liberi.
Appena arrivati si scendeva in
fila indiana in silenzio e, in caso di ribellione, si veniva uccisi subito.
Dopo di che, uomini e donne venivano separati e si recavano nelle proprie
baracche dove veniva loro assegnato un posto per dormire e dove avevano un
proprio compito. Le donne smistavano gli abiti confiscati e gli uomini
svolgevano lavori forzati. Agli anziani e i bambini toccava subire esperimenti,
e se erano malati, venivano direttamente uccisi. Numerose testimonianze ci sono
oggi grazie a quelli che sopravvissero al campo di concentramento, tra i quali
possiamo individuare Primo Levi, un superstite all’accaduto e autore di
due famosi libri: Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963).
Altre testimonianze riguardano il diario di Anne Frank, una ragazza che
scappò ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, per sfuggire alle persecuzioni tedesche e
si nascose in un rifugio insieme alla sua famiglia, oggi diventato un museo.
Morì nel lontano 1945 nel campo
di concentramento di Bergen-Belsen. In quel periodo furono scritte diverse
canzoni tra le quali la più celebre Gam Gam. Per non dimenticare furono girati
anche tantissimi film riguardanti questa tematica: La vita è bella con
Roberto Benigni il quale vinse l’ambito premio Oscar per la migliore recitazione
proprio con questo film.
E’ stato molto difficile per noi
trovare le giuste parole per descrivere questa tragica situazione ma è giusto
NON dimenticare questa data che ricorre il 27 gennaio di ogni anno proprio
perché moltissime persone hanno sofferto vivendo in condizioni disumane
mangiando poco e lavorando ogni secondo della giornata fino a stremarsi.
Alessandro Manzi, Luigi Pio
Liberti e Diego Stefanile 3 H
In occasione della giornata della
memoria 2023.