EROI SENZA MANTELLO
PAOLO TUA
MAMMA VOLEVI SALUTARE
MA FORSE
SAPEVI CHE CIÒ POTEVA CAPITARE
GIOVANNI PER
TANTE CONDANNE LA TUA VITA HAI RISCHIATO
INTANTO
ANCHE QUEST'ANNO IL FIORE DELLA TUA VITA SUL TUO ALBERO E’RINATO.
LA TUA VITA
CARO DON PINO PUGLISI
QUEL GIORNO
TI HANNO RUBATO
CIO’ CHE HAI
FATTO NON È STATO DIMENTICATO
E I TUOI
PENSIERI RIMMARANNO NELL’ANIMO INCISI.
GIANCARLO,
26 ANNI AVEVI APPENA COMPIUTO
E LA TUA
GIOVENTÙ NON HAI VISSUTO
NELLA TUA
MEHARI VERDE LA VERITÀ È STATA UCCISA
MA LA TUA
SERENITA’ SU UN MURO È INCISA.
QUELLA
MATTINA DEL 6 GENNAIO PIERSANTI MATTARELLA
FOSTI UCCISO
A COLPI DI RIVOLTELLA
DA ANNI SI
CHIEDE LA VERITA’
PERCHÈ LA
TUA MORTE È ANCORA NELL'OSCURITÀ.
ROSARIO
LIVATINO COMBATTENDO LA MAFIA SIN DA BAMBINO
SAPEVI GIA’
DI ANDAR INCONTRO ALL'ASSASSINO
MENTRE TI
RECAVI SENZA SCORTA IN TRIBUNALE
ANDASTI
INCONTRO A UN INGIUSTIZIA MADORNALE.
MIMMO DA
QUEL TRAGICO 7 NOVEMBRE
IL TUO RICORDO
È PER SEMPRE
CONTRO LA
MAFIA TI SEI SCHIERATO
E UN
INGIUSTO PREZZO HAI PAGATO.
PER FARE
GRANDI COSE SERVE SOLO LA VOCE
EROI COME
VOI ANCHE SENZA MANTELLO
RENDERANNO
IL MONDO PIÙ BELLO!
Questa poesia è stata scritta in occasione della giornata delle vittime innocenti della mafia e della camorra, da tutti i ragazzi della 3 I dell’istituto Merliano-Tansillo grazie ad un efficiente lavoro di gruppo. Siamo partiti con la ricerca di alcuni nomi di vittime della camorra, le loro storie e la loro vita, successivamente ci siamo divisi in gruppi e ognuno ha approfondito un personaggio diverso fino ad arrivare alla creazione di una strofa.
La poesia è composta da 6 strofe, ciascuna composta da 4 versi. In ogni strofa il protagonista è un personaggio vittima di mafia: nella prima i famosissimi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, nella seconda Don Pino Puglisi, nella terza Giancarlo Siani, (la cui storia abbiamo conosciuto grazie al libro “Un ragazzo normale” letto per la gara di lettura che si è tenuta qualche settimana fa, dove si sono sfidate tutte le classi terze dell’istituto in una gara di comprensione del testo) nella quarta Piersanti Mattarella, nella quinta Rosario Livatino e nella sesta Domenico Beneventano.
Crediamo sia importante parlare e confrontarsi, anche tra noi adolescenti di problemi seri come questo che rischiano di inghiottire il nostro paese portandolo nell’oscurità… il nostro compito è quello di non lasciarli nell’oblio ma renderli attuali con l’obbiettivo di impegnarci consapevolmente nella legalità e nel rispetto di essa. È stata sicuramente un’esperienza interessante che, oltre a favorire il lavoro di squadra nella nostra classe, ci ha insegnato molto sulle vite di queste povere vittime, per noi l’idea che in un mondo corrotto come quello in cui viviamo ci sia ancora qualcuno pronto a lottare per la giustizia e per il bene della comunità, riesce a darci una speranza per il nostro futuro. Pensiamo che per compiere atti come quelli citati nella poesia ci sia bisogno di coraggio, coraggio che non può essere né venduto né acquistato e che purtroppo non tutti possiedono. Dovremmo ricordare con rispetto questi personaggi che, decidendo di parlare, hanno messo a repentaglio la loro vita per il bene della comunità, dunque concludiamo dicendo che dovremmo prenderli come esempio il quanto la legalità è un pilastro fondamentale per la società del futuro.