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venerdì 20 maggio 2022

Premiazione “Un poster per la pace- Siamo tutti connessi”- Lions Club

Domenica 24 aprile 2022 ho partecipato, accompagnata dalla mia professoressa di Italiano Bianca Della Pietra, alla premiazione Distrettuale del Concorso “Un poster per la pace- Siamo tutti connessi” promosso dal Lions Club International, tenutosi al Palazzo Ducale di Marigliano.
Alla premiazione c’erano il Governatore distrettuale, molti rappresentati del Lions Club e tante altre autorità locali. Vivere questa esperienza alla fine del mio ciclo di studi è stata per me un’emozione indescrivibile, perché si è realizzato il mio desiderio più grande, ossia quello di trasmettere il mio messaggio di pace. 
In un momento storico così particolare “parlare di pace” non può e non deve essere scontato. Al centro del mio poster ho disegnato una grande rosa che avvolge tutto il mondo, perché la Pace per me è proprio come un fiore, di cui dobbiamo prenderci cura e al quale dobbiamo dare calore con il nostro amore e il nostro impegno quotidiano e per fare tutto ciò, dunque, è fondamentale “sentirsi connessi”, cioè essere tutti uniti nella solidarietà e nella fratellanza. 
Devo ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto il mio progetto e la mia scuola, che mi ha dato questa grande opportunità, ma mi sento di dedicare questo premio a tutte quelle persone che per la Pace hanno perso la vita e purtroppo continuano a farlo, nella speranza di poter vivere tutti insieme in armonia in un mondo migliore senza odio e senza guerre!

“La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro.”

(Papa Giovanni Paolo II)

 Teressa Riccio 3 I









 

sabato 14 maggio 2022

EROI SENZA MANTELLO

 

EROI SENZA MANTELLO

PAOLO TUA MAMMA VOLEVI SALUTARE

MA FORSE SAPEVI CHE CIÒ POTEVA CAPITARE

GIOVANNI PER TANTE CONDANNE LA TUA VITA HAI RISCHIATO

INTANTO ANCHE QUEST'ANNO IL FIORE DELLA TUA VITA SUL TUO ALBERO E’RINATO.

 

LA TUA VITA CARO DON PINO PUGLISI

QUEL GIORNO TI HANNO RUBATO

CIO’ CHE HAI FATTO NON È STATO DIMENTICATO

E I TUOI PENSIERI RIMMARANNO NELL’ANIMO INCISI.

 

GIANCARLO, 26 ANNI AVEVI APPENA COMPIUTO

E LA TUA GIOVENTÙ NON HAI VISSUTO

NELLA TUA MEHARI VERDE LA VERITÀ È STATA UCCISA

MA LA TUA SERENITA’ SU UN MURO È INCISA.

 

QUELLA MATTINA DEL 6 GENNAIO PIERSANTI MATTARELLA

FOSTI UCCISO A COLPI DI RIVOLTELLA

DA ANNI SI CHIEDE LA VERITA’

PERCHÈ LA TUA MORTE È ANCORA NELL'OSCURITÀ.

 

ROSARIO LIVATINO COMBATTENDO LA MAFIA SIN DA BAMBINO

SAPEVI GIA’ DI ANDAR INCONTRO ALL'ASSASSINO

MENTRE TI RECAVI SENZA SCORTA IN TRIBUNALE

ANDASTI INCONTRO A UN INGIUSTIZIA MADORNALE.

 

MIMMO DA QUEL TRAGICO 7 NOVEMBRE

IL TUO RICORDO È PER SEMPRE

CONTRO LA MAFIA TI SEI SCHIERATO

E UN INGIUSTO PREZZO HAI PAGATO.

 

PER FARE GRANDI COSE SERVE SOLO LA VOCE

EROI COME VOI ANCHE SENZA MANTELLO

RENDERANNO IL MONDO PIÙ BELLO!

Questa poesia è stata scritta in occasione della giornata delle vittime innocenti della mafia e della camorra, da tutti i ragazzi della 3 I dell’istituto Merliano-Tansillo grazie ad un efficiente lavoro di gruppo. Siamo partiti con la ricerca di alcuni nomi di vittime della camorra, le loro storie e la loro vita, successivamente ci siamo divisi in gruppi e ognuno ha approfondito un personaggio diverso fino ad arrivare alla creazione di una strofa.

 La poesia è composta da 6 strofe, ciascuna composta da 4 versi. In ogni strofa il protagonista è un personaggio vittima di mafia: nella prima i famosissimi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, nella seconda Don Pino Puglisi, nella terza Giancarlo Siani, (la cui storia abbiamo conosciuto grazie al libro “Un ragazzo normale” letto per la gara di lettura che si è tenuta qualche settimana fa, dove si sono sfidate tutte le classi terze dell’istituto in una gara di comprensione del testo) nella quarta Piersanti Mattarella, nella quinta Rosario Livatino e nella sesta Domenico Beneventano.

Crediamo sia importante parlare e confrontarsi, anche tra noi adolescenti di problemi seri come questo che rischiano di inghiottire il nostro paese portandolo nell’oscurità… il nostro compito è quello di non lasciarli nell’oblio ma renderli attuali con l’obbiettivo di impegnarci consapevolmente nella legalità e nel rispetto di essa. È stata sicuramente un’esperienza interessante che, oltre a favorire il lavoro di squadra nella nostra classe, ci ha insegnato molto sulle vite di queste povere vittime, per noi l’idea che in un mondo corrotto come quello in cui viviamo ci sia ancora qualcuno pronto a lottare per la giustizia e per il bene della comunità, riesce a darci una speranza per il nostro futuro. Pensiamo che per compiere atti come quelli citati nella poesia ci sia bisogno di coraggio, coraggio che non può essere né venduto né acquistato e che purtroppo non tutti possiedono. Dovremmo ricordare con rispetto questi personaggi che, decidendo di parlare, hanno messo a repentaglio la loro vita per il bene della comunità, dunque concludiamo dicendo che dovremmo prenderli come esempio il quanto la legalità è un pilastro fondamentale per la società del futuro.

classe 3I

giovedì 5 maggio 2022

UNA GARA ALL’ULTIMO CAPITOLO

 

SFIDA: IN PALIO LA CULTURA

L’entusiasmante avventura della 2° L, vincitrice della 1° edizione della gara di lettura alla Merliano-Tansillo

Dopo mesi e mesi di lettura, noi ragazzi della 2a L, ormai pronti alla sfida tra le classi dopo l’attenta e appassionante lettura del libro Matilde di Roal Dahal, abbiamo avuto il piacere di trionfare nella gara di lettura, organizzata dalla scuola, svolta il 13 aprile scorso.

Di quel fantastico giorno, conclusa la gara, non dimenticheremo l'ingresso in aula della nostra preside, creatrice di un’atmosfera di suspence. Siamo tutti ammutoliti, presi dall'ansia, attendiamo il verdetto. All'improvviso notiamo un sorrisetto brillare sul volto della Dirigente che finalmente ci annuncia l'attesa notizia, facendoci saltare per la gioia: applaudiamo, ridiamo, facciamo baldoria, ma è solamente per manifestare la nostra immensa felicità.  Però, ora riavvolgiamo il nastro e facciamo un flash-back, raccontando l’antefatto.

Alle 11: 15 cioè ad inizio 4°ora siamo nella nostra classe, pronti per seguire la lezione di francese.

Ad un tratto il collaboratore scolastico entra e ci comunica che dobbiamo recarci presso l'Auditorium, per partecipare alla sfida. Senza esitare eseguiamo volentieri l'invito. Arrivati nel luogo indicato, ci accorgiamo che sono stati sistemati due gruppi di sedie, disposte in modo circolare con un banco al centro; su questo c'è un foglio e una penna per scrivere le risposte. Non avevamo capito che la gara si componeva di vari duelli tra classi. La professoressa Girolamo ci spiega tutto ed ecco che sopraggiunge anche la nostra squadra avversaria, la 2I. I capitani si siedono al banco ed hanno il compito di scrivere le risposte nel più breve tempo possibile, in modo da stoppare subito il tempo.

 Inizia la gara e la dirigente scolastica comincia a fare le domande di questa tipologia:

4 Vero o falso

4 Risposte multiple 

4 Risposte aperte 

Nel frattempo la professoressa Donatella Girolamo fa da arbitro e tiene il tempo.

Per capire l’ansia, l’emozione e la carica di tutti noi, riportiamo le testimonianze di due alunni:

Giovanni Paolo Scarpato, caposquadra del gruppo: "Ero tesissimo, mi tremavano le mani, avevo paura di sbagliare perché pensavo che se avessimo perso era per colpa mia".

Vittorio Achille Sullo: "Mi mettevo nei panni del caposquadra, ero ansioso per lui, ma temevo di suggerire in modo errato".

La lettura di questo libro ci ha sicuramente arricchiti, non solo del premio in palio e della gloria: abbiamo compreso i messaggi insiti ovvero il valore della famiglia e del rapporto genitori-figli e l’importanza della lettura che ci fa crescere, maturare e fa diventare persone migliori, come è successo a Matilde, la protagonista del libro.

La gara ha coinvolto anche le prime classi e sono state premiate la 1D e 1M.

Per concludere vorremmo ringraziare la scuola per la magnifica esperienza e fare i complimenti a tutte le classi partecipanti. Lo scopo di farci leggere è stato raggiunto!

 

Giovanni Paolo Scarpato, Mario Stoian, Vittorio Achille Sullo  classe 2L 




lunedì 2 maggio 2022

UNA GIORNATA SPECIALE : la prima gita dopo il covid

 

La 2L in gita alla riserva naturale degli Astroni

Il 12 aprile la 2L, insieme alle classi 2D e 2I, ha trascorso una giornata speciale: il tanto atteso ritorno della gita scolastica.

La partenza era prevista alle 7:30, ma, a causa di una serie di imprevisti, il pullman è partito alle 8:30. Dopo circa un’ora sono arrivati a destinazione. 

I ragazzi sono stati accolti da una guida turistica che li ha accompagnati nella visita della riserva. Il percorso è stato 

faticoso, ma ne è valsa la pena: uno spettacolo straordinario di verde e di colori. Gli alunni, dopo aver consumato la merenda sopra delle fantastiche panchine di legno ricavate da tronchi d’albero, sono stati ospitati in  uno spazio molto grande dove hanno partecipato ad un laboratorio creativo sulle sensazioni ed emozioni.

La parte più bella della giornata è stata quando, dopo il pranzo, i ragazzi hanno potuto, in piena libertà, godere della  bellezza del posto e dei profumi della  natura. Dopo questa magnifica giornata,   purtroppo terminata troppo presto, gli  alunni sono tornati a casa contenti di  aver vissuto una bellissima gita dopo  due anni di pandemia.

Dopo tre anni di lockdown, distanziamento e pandemia, uscire dalle aule, osservare le meraviglie della natura , imparare nuove cose in modi nuovi e soprattutto socializzare  e conoscere nuovi amici è stato un bel segno di SPERANZA!

Giacomo Corsuto, Daniele Di Martino, Francesco Grilletto 2L

mercoledì 27 aprile 2022

PEACE-SIAMO TUTTI CONNESSI


Il primo aprile 2022, io ed altri tre alunni della Scuola Merliano-Tansillo, accompagnati dalla professoressa Girolamo Donatella, ci siamo recati al Seminario Vescovile di Nola, per partecipare alla manifestazione di premiazione del concorso “Un poster per la Pace”, promosso dal Lions Club di Nola. Il tema del concorso per l’anno scolastico 2021-2022 “Siamo tutti connessi”, ha consentito agli studenti partecipanti di condividere la propria idea di Pace con gli altri, allo scopo di favorire il rispetto tra le diverse culture del mondo.

Presenti alla cerimonia tantissimi alunni, docenti, genitori e personalità del territorio nolano, tra cui il nostro amato Vescovo Francesco Marino. La manifestazione si è svolta all’insegna della gioia condivisa, espressa attraverso la musica, l’arte e la creatività degli alunni.

Ringrazio, dal profondo del cuore, la Dirigente scolastica, prof.ssa Maria Rosaria Guerriero per aver aderito a tale progetto, offrendomi la possibilità di essere presente alla manifestazione e di essere premiata con un attestato di partecipazione.


Durante la realizzazione del mio bozzetto sulla Pace, ho riflettuto molto sul valore universale di essa ed ho compreso che la Pace è un dono prezioso da coltivare e custodire ogni giorno, attraverso piccoli gesti concreti, nella famiglia, nella scuola e nella società mondiale. 

VIVA LA PACE!

                                                                                                                      Chiara Buono II B


sabato 2 aprile 2022

15 MARZO: la giornata del fiocchetto lilla

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo.

I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’anoressia, la bulimia e l’obesità.

ANORESSIA: si manifesta con il rifiuto del cibo e causa un grave dimagrimento. Di solito avviene nel periodo dell’adolescenza e riguarda soprattutto le ragazze. Il prolungarsi di tale malattia può provocare gravi conseguenze sul piano fisico e psicologico. Questo disturbo è legato spesso ad una scarsa autostima e a momenti difficili della vita. Le caratteristiche di soggetti anoressici sono: timore di ingrassare, visione distorta della propria immagine e desiderio di dimagrire.

BULIMIA: si manifesta con frequenti episodi di “abbuffate” incontrollate vissute però con il terrore di ingrassare. Chi soffre di bulimia trova nel cibo un conforto ai propri problemi che non riesce a superare. L’atto del mangiare provoca sollievo; successivamente il disgusto e l’autopunizione che ne conseguono distruggono i soggetti tra pensieri negativi. Inoltre il fatto di neutralizzare l’eccesso di cibo con il vomito legittima l’abbuffata” e induce a ritenere il comportamento con gravi conseguenze per l’organismo.

OBESITA’: è un fenomeno che colpisce tutte le fasce d’età dai bambini agli anziani. Quando la sedentarietà diventa stile di vita, le probabilità di sovrappeso o obesità aumentano in modo esagerato. L’obesità si combatte principalmente con il movimento, con una dieta stabilita dal nutrizionista e un aumento dell’autostima. I disturbi alimentari sono aumentati in modo significativo durante la pandemia, infatti dagli ultimi dati a disposizione, si evince che sono ben il 30% in più i ragazzi che hanno sviluppato questo tipo di patologie durante l’ultimo anno.

“La didattica a distanza, la lontananza dagli amici, il vivere prevalentemente a casa, nella propria cameretta, ormai diventato lo spazio vitale dentro al quale costruire la propria quotidianità, hanno contribuito a creare sofferenza e disagio che, molto spesso, si sono tradotti in disturbi alimentari, soprattutto in anoressia nervosa”, afferma la prof.ssa Ogliari.

Per ricordare a tutti quanto è importante non cadere in questi gravi problemi che in realtà non esistono, è stata istituita la giornata del fiocchetto lilla che si celebra ogni 15 Marzo.

“Allora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette del cinema e della rivista e decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo.  Su questo non ci pensai due volte.”                                                                                                                                                       ISABEL ALLENDE

 Iorio Felicia, Santaniello Myriam, Nappi Carmen, Classe 3M

I nostri lavori

                                                                 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

 


domenica 6 marzo 2022

PASOLINI TRA SOGNO E VERITA’

Pasolini: << La verità non sta in un sogno, ma in molti sogni>>

In questi giorni ricorre il centesimo anniversario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, poeta, attore, scrittore, regista, romanziere tra i più importanti del XX sec.

Pasolini è stato un attento studioso degli avvenimenti del secondo dopoguerra fino alla metà degli anni ’70, affrontando temi riguardanti la politica del tempo, mettendo in risalto la “verità” riguardo il sospetto lavoro della Democrazia Cristiana che si trovava al centro del ‘’nuovo fascismo’’.

Si pensa che Pasolini avesse scoperto qualcosa di molto importante relativamente ai finanziamenti democratici ai bombaroli, notizie che non avrebbe dovuto divulgare e per questo motivo fu assassinato nella notte tra l’1 e 2 novembre ad Ostia. Pasolini, dunque, fu messo a tacere proprio per interrompere quel lavoro di inchiesta che aveva intrapreso, lavoro che testimonia la grande personalità di un uomo anticonformista che rifiuta di accettare passivamente le idee e i principi che caratterizzavano la sua epoca.

Pasolini, come lui stesso racconta, preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati, considerando questo non come una colpa ma come una virtù. E’ evidente, dunque, che Pasolini è molto lontano dal modo di pensare degli uomini del suo tempo e questo non fa altro che distinguerlo dalla massa, ma soprattutto lasciare indelebile il suo ricordo.

 Pasquale Mazzocca 3H

 

sabato 5 marzo 2022

Pier Paolo Pasolini


Chi è stato? Qual era il suo pensiero?

Perché è stato ucciso?

La vita

Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922 da Carlo Alberto Pasolini, militare italiano e Susanna Colussi, maestra elementare. Ciò che portò alla rovina economica questa famiglia fu la passione per il gioco d’azzardo del padre e del nonno. Pier Paolo ebbe un esordio poetico proprio nel 1928, quando iniziò a scrivere Quadernetti con poesie e disegni.

Durante gli anni del liceo si unì a un gruppo letterario dove coltivò la sua passione e la sua scelta di iscriversi all’Università, presso la facoltà di lettere di Bologna.

Dopo aver trascorso un breve periodo di tempo in esercito, durante la Seconda Guerra Mondiale, decise di abbandonare le armi e scappare con la sua famiglia per sfuggire ai bombardamenti. Pasolini verrà segnato da un altro dolore: quello della morte del fratello Guido massacrato dai garibaldini.

Dopo la laurea entrò a far parte del mondo politico, avvicinandosi al PCI, dove però non venne visto di buon occhio a causa della lingua popolare friulana con la quale scriveva. Ciò che cambierà per sempre la sua vita sarà l’accusa per corruzione di minore che lo porterà a una lunga serie di processi a partire dal 1949.

Pasolini fu costretto a confermare e giustificare le incessanti accuse. Verrà espulso dal PCI e perderà la cattedra di insegnante. In piena crisi porterà con sé la madre a Roma cercando di ricrearsi una nuova vita e cimentandosi nel mondo del cinema come regista, sceneggiatore e attore.

Inizia ad avere successo grazie alla scrittura e a ritrovare il suo lavoro di Professore, prende ispirazione dalle disordinate borgate romane e scrive il primo capitolo di «Ragazzi di vita», una delle sue più grandi opere che verrà pubblicata del 1955. Apprezzata da lettori e critici, ma non dal PCI che ebbe in serbo, per Pasolini, solo recensioni di cattivo gusto.

Tra cinema e libri espresse la sua opinione sulla giovane società rivoluzionaria degli anni Sessanta non accettandone le aspirazioni.

Le opere e il pensiero

Tra le opere troviamo: Una vita violenta, Teorema, La meglio gioventù, Vita attraverso le lettere, Le ceneri di Gramsci, ecc.

Il modo di scrivere di Pasolini è sicuramente provocatorio, ma il modo in cui critica e descrive la società del suo tempo continua ad affascinare molti giovani. Sceglie una lingua molto vicina al popolo, senza mai fermarsi, nonostante le tante critiche e le tante accuse, anche a causa del suo orientamento sessuale e per la sua presunta relazione con Ninetto Davoli (attore italiano).

La morte

Una passante, Maria Teresa Lollobrigida, sulla spiaggia di Ostia, ritrova il corpo di Pier Paolo Pasolini senza vita. A soli 53 anni il poeta venne percosso, massacrato e travolto dalla sua stessa auto, la notte del 2 novembre 1975. Responsabile del brutale omicidio, secondo il processo, fu Giuseppe Pelosi, fermato quella sera alla guida dell’auto di Pasolini. Il giovane diciassettenne presentò la sua versione: Pier Paolo gli avrebbe offerto una cena presso la trattoria di Biondo Tevere, ma una volta recatosi in periferia lo scrittore lo avrebbe forzato e minacciato con un bastone di legno al fine di soddisfare le sue pretese sessuali. Lo stesso oggetto verrà usato da Pelosi per massacrare Pasolini.

La storia non finisce qui, perché molti abitanti delle case abusive dell’Idroscalo di Ostia affermarono di aver sentito urla e rumori da parte di due o più persone, la notte dell’omicidio. Circa due settimane dopo il delitto, un ragazzo avrebbe confessato al giornale di Oriana Fallaci di aver partecipato al massacro di Pasolini assieme a un gruppo di ragazzi, ma -quest’ultimo- concluse affermando “volevamo solo rubargli il portafoglio” e non rilasciò altre dichiarazioni.

Giuseppe Pelosi, nel maggio 2005, dichiarò in un’intervista televisiva di aver ucciso Pasolini assieme ad altri tre ragazzi che erano arrivati in spiaggia su un’auto targata Catania, infatti alle autorità era giunta una lettera anonima riguardo all'inseguimento dell’auto di Pier Paolo da parte di un’autovettura targata CT che però era stata totalmente ignorata. Inoltre, nel settembre 2008 Pelosi aveva aggiunto di aver tenuta nascosta la verità per tenere al sicuro la propria famiglia e ora che erano morti i genitori poteva essere libero di parlarne.

Ovviamente sull’omicidio dello scrittore ci sono state tante altre ipotesi, anche perché i proprietari della trattoria Biondo Tevere avevano presentato una descrizione completamente diversa del ragazzo in compagnia di Pasolini rispetto alle reali caratteristiche fisiche di Giuseppe Pelosi. Nel 2015 sono state riaperte le indagini, ma senza rilevanti risultati.

Oggi

Il 5 marzo 2022 ricorre il centesimo anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, intellettuale della cultura italiana del Novecento. Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà ha omaggiato e inaugurato iniziative come podcast, documentari al museo dell’Academy di Los Angeles, rimesse in onda dei suoi più grandi film e mostre fotografiche.

Il centenario dalla nascita di Pasolini e il bicentenario della nascita dell'attrice Adelaide Ristori sono stati candidati al programma "Anniversari UNESCO 2022-2023"

Miriam Muto 3H



TUTTI INSIEME CONTRO IL BULLISMO

Lunedì 7 febbraio è stata la giornata contro il cyberbullismo e il bullismo. Questa giornata è stata istituita per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso tra gli adolescenti.

Il bullismo e il cyberbullismo sono dei fenomeni che colpiscono una fascia di età compresa tra gli 8 e i 18 anni.

A causa della pandemia e delle varie restrizioni dovute al Covid-19, questo periodo ha determinato l’aumento del tempo condiviso on-line, di conseguenza l’aumento vertiginoso dei casi di cyberbullismo tra gli adolescenti.


IL CYBERBULLO

Il cyberbullo agisce attraverso le nuove tecnologie e l’anonimato (PC, Social-Network…), e ha lo scopo di abbassare l’autostima della vittima e non pensa a come essa si potrebbe sentire. 


CHI HA PIU’ PROBABILITA’ DI FINIRE NELLE MANI DI UN BULLO O CYBERBULLO

       I tipi solitari

       gli insicuri

       gli stranieri

       i timidi …

COME DIFENDERSI DAL CYBERBULLISMO E BULLISMO

       ignora i bulli            

       denunciali

       non colpevolizzare…

COME PREVENIRE IL CYBERBULLISMO

       non rivelare password e dati personali

       accettare richieste di persone che conosci

       non postare foto imbarazzanti proprie o altrui …

COME PREVENIRE IL BULLISMO

       sensibilizzare nell’ambito scolastico gli alunni

       evitare di trovarsi in luoghi isolati

       non limitare le amicizie al compagno di banco o a un gruppo ristretto

         se temi di incontrare un bullo tornando a casa da scuola cambia strada…

L’argomento è stato trattato da tutti i nostri professori che ci hanno sensibilizzato  attraverso video, power point e notizie di giornali ricordandoci di non rimanere indifferenti davanti ad  atti di bullismo sia personali che rivolti ai nostri compagni.

Con l’aiuto e la supervisione della nostra professoressa e coordinatrice Nicoletta Autariello abbiamo realizzato un cartellone che raccoglie tutte le nostre ricerche e notizie sulle cause e conseguenze del bullismo e cyberbullismo. 




La Giornata Nazionale Contro il Bullismo e il Cyberbullismo ha un simbolo: un nodo blu. Ma qual è il suo significato? Il nodo blu contro il bullismo simboleggia tutte le scuole d'Italia schierate contro questi fenomeni ai danni di ragazzi magari deboli, insicuri o presi in giro ingiustamente.



Felicia Marotta e Francesca Solpietro  2°N








UNITI PER L’UCRAINA

SAVIANO PER IL SOCIALE

Domenica 6 Marzo, presso il capannone in località Maione, l’associazione Cerreto Aliperti in sinergia con l’intera contrada, ha dedicato l’intera giornata alla raccolta di beni di prima necessità per i profughi di guerra.

Il presidente dell’associazione, Carmine Aliperti, ha coinvolto la nostra comunità sottolineando che l’associazione non pensa solo al Carnevale, ma rivolge il suo sguardo anche al sociale.

La nostra iniziativa è corsa veloce nella rete, un tam tam di messaggi su ogni social e fin dal mattino un via vai di persone hanno colto l’opportunità di contribuire all’evento benefico.

Io, unitamente alla mia famiglie ed agli altri membri dell’associazione ci siamo rimboccati le maniche organizzando i beni ricevuti secondo le disposizioni impartite.

Un lavoro di manovalanza, che non ha mancato di farmi riflettere su questo alone buio, che improvvisamente è calato, proprio in quel momento in cui si apriva uno spiraglio dopo due anni di pandemia.

Alla luce dei terribili eventi della guerra in Ucraina, il nostro pensiero soprattutto ai bambini, spesso orfani a causa di una guerra che senso non ha.

Nessun bambino dovrebbe vivere una situazione così tragica; nessun bambino dovrebbe veder morire i propri genitori o i propri fratelli, nessun bambino dovrebbe essere costretto ad imparare odio e violenza, ma tutti i bambini dovrebbero avere lo stesso ed unico diritto:

Vivere in pace. 

Nicola Pio Maione 3H



 

martedì 1 marzo 2022

GIOCHI MATEMATICI UNIVERSITA’ BOCCONI

Ciao a tutti,

siamo Fabiana Tufano e Carmen Nappi della classe 3°M della scuola secondaria di primo grado Merliano Tansillo e abbiamo partecipato ai giochi autunnali matematici dell’università Bocconi.

Essi si sono tenuti nell’aula magna della nostra scuola il 16 novembre 2021 e hanno partecipato tutti i ragazzi e le ragazze che desideravano prendere parte a questa iniziativa.

I giochi autunnali dell’Università Bocconi sono test logico-matematici che vengono svolti in tutta Europa a partire dalla singole scuole per poi spostarsi alle regionali che sarebbero i quarti di finale , poi le semifinali nazionali ed infine le finali internazionali che  si svolgono in Svizzera.

Il premio in palio per la vincita dei giochi è un viaggio a Parigi per due persone.

Le categorie si dividono in base alle classi frequentate: ad esempio la nostra scuola ha potuto iscrivere ragazzi e ragazze della categoria C1(per 1° e 2° media) e C2 (per la 3° media).

Grazie alla disponibilità della nostra scuola abbiamo potuto prendere parte a questi giochi e qualificarci alle prove regionali, sperando di arrivare sempre più in alto e magari riuscendo a superare le prove.

Quando abbiamo svolto questi giochi eravamo emozionate ma, allo stesso tempo, preoccupate per come sarebbero andati. Alla fine siamo riuscite a superare queste emozioni e abbiamo svolto un grandioso lavoro.

Nessuna delle due pensava di classificarsi in cima al podio, infatti abbiamo partecipato solo per divertirci in modo competitivo ed educativo.        

                                                                              Carmen Nappi e Fabiana Tufano 3°M

venerdì 11 febbraio 2022

Le stelle della Memoria


Sono trascorsi anni dal lontano” 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Aushwitz. A tutti gli ebrei toccava la stessa sorte, a partire dalle frange più deboli della popolazione. Uomo contro uomo, nonostante il sangue che scorra nelle nostre vene sia lo stesso, da sempre. La diversità dovrebbe unirci e arricchirci e non farci versare lacrime e seminare morte. 

Noi allievi della III G abbiamo cercato “di fare MEMORIA in tale senso” prendendo questo dolore e trasformandolo in pensieri e azioni di rispetto. Abbiamo provato sentimenti contrastanti: rabbia, tristezza ed in seguito alla visualizzazione di un video su Anne Frank che racconta le giornate di una nostra coetanea, abbiamo intagliato delle stelle, simbolo di quella diversità”. 

Le abbiamo nominate “le stelle della memoria” per poi creare un manifesto inno alla libertà e al rispetto. Al centro d’ogni stella a sei punte le nostre riflessioni. Qualcuno di noi ha immaginato e forse provato lo stesso dolore nella perdita inspiegabile di affetti insostituibili, qualche altro si è chiesto il perché di tutto questo male, e qualche altro ancora ha visto in questa giovane ragazza un’esaltazione alla vita. Noi tutti ci siamo soffermati su queste parole toccanti di una pagina della sua vita:

 Noi giovani facciamo doppia fatica a tenere saldi i nostri principi in un’epoca che distrugge tutti gli ideali, in cui gli uomini mostrano il loro lato peggiore e si dubita della verità della giustizia e dell’esistenza di Dio. E’ davvero un miracolo che io non abbia perso tutte le speranze perché sembrano assurde e irrealizzabili, eppure le conservo nonostante tutto, perché credo nell’intima bontà dell’uomo. Non posso costruire tutto sulla morte, sulla miseria e sul caos”

classe 3G
 

martedì 21 dicembre 2021

IL PRESEPE

 

IL PRESEPE

La parola presepe deriva dal latino praesaepe”  ovvero "davanti alla siepe" e, per, estensione ha cominciato a indicare anche la stalla oppure la mangiatoia posta in una stalla.

Attualmente, con presepe, si indica la raffigurazione della natività di Betlemme.

CHI LO INVENTÒ

Si crede che l'inventore del presepe sia stato San Francesco d'Assisi che lo realizzò nel 1223.

Tommaso da Celano, il frate che raccontò la vita del santo, narra che Francesco nel Natale del 1222 si recò a Betlemme dove si aggregò alle funzioni liturgiche della nascita di Gesù, rimanendo profondamente colpito da queste rappresentazioni sacre.

Quando San Francesco tornò in Italia, chiese a papa Onorio III di raffigurarlo anche lì.

Il Papa però non glielo permise (a quell'epoca la rappresentazione dei drammi sacri era vietata), gli concesse, però, di celebrare la messa in una grotta.

La notte e la celebrazione liturgica furono illuminate da fiaccole e, dentro la grotta, fu collocata una mangiatoia riempita di paglia, con accanto un asino e un bue. In realtà non si trattò di un presepe vero e proprio, ma di una messa celebrata in una grotta e non in una chiesa.


Ma il vero presepe, con le varie statuine, fu creato nel 1283 da Arnolfo di Cambio. Lo scultore scolpì un presepe con otto statuette in marmo che rappresentavano i personaggi della Natività e i re Magi, il presepe può essere ammirato ancora oggi, nella basilica romana di Santa Maria Maggiore.

Città molto famosa per la produzione del presepe è Napoli.

Il presepe napoletano  è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. A volere una raffigurazione della natività fu re Carlo III di Borbone che aveva una vera passione per le arti manuali.

All’epoca, tra i nobili, fare il presepe divenne una competizione, perché tutti volevano le lodi del re per le proprie creazioni. E accadde anche che il presepe perse le caratteristiche originarie, quand’era umile e povero, per dare spazio ad una scenografia più affascinante e maestosa. La semplice mangiatoia si trasformò in un’elaborata costruzione che prevedeva un paesaggio con montagne, salite e discese, vicoli e scalinate; nella parte pianeggiante veniva raffigurata la tradizionale grotta, affiancata dalle osterie nelle quali, secondo la narrazione dei Vangeli, Giuseppe e Maria non avevano trovato posto a Betlemme.

I pastori (termine con cui si indicano tutti i personaggi che compongono il presepe) non erano altro che le figure tipiche del popolo napoletano: contadini, artigiani, pescatori, mendicanti. Gesù era nato tra la gente più umile che era quindi rappresentata certamente non in pose “nobili”, ma nelle attività quotidiane o nei momenti di svago: al mercato, nelle osterie, nelle botteghe.

Insieme ai pastori, sul presepe c’erano animali, strumenti di lavoro e musicali, prodotti dell’orto e oggetti vari riprodotti in scala.

Se è vero che i personaggi dovevano essere più realistici possibile, allora dovevano indossare vestiti in tessuto... ed ecco che anche le donne di corte entravano in gioco nella realizzazione del presepe, dedicandosi alla fase della vestizione dei pastori, con abiti realizzati a mano con stoffe e tessuti provenienti dagli opifici reali di San Leucio. Le figure più importanti erano inoltre vestite con veri gioielli in miniatura, realizzati dagli orafi dell’epoca.

Tale era la passione del re Carlo III che, quando si trasferì in Spagna, portò con sé un grandissimo presepe e degli abili artigiani per continuare lì la tradizione napoletana.

Il presepe napoletano del ‘700 divenne così, più che la semplice rappresentazione della nascita di Gesù, come narrata dai Vangeli, un vero e proprio tuffo nella vita partenopea dell’epoca. Non poteva quindi non diffondersi nelle case popolari, seppur con minore qualità. Ospitato in una teca, il presepe era composto da un piccolo “scoglio” abbellito con qualche pastore. Da quel momento, però, la realizzazione dei pastori si trasformò in un vero e proprio mestiere.

La moda del presepe attraversò l’intero secolo e, solo nell’800, iniziò a perdersi: la maggior parte delle costruzioni esistenti furono smontate, vendute o disperse. Tra le poche realizzazioni dell’epoca sopravvissute fino ai giorni nostri vi sono il grande presepe reale, conservato nella reggia di Caserta, e quello donato alla città di Napoli dallo scrittore Michele Cuciniello, conservato nel museo della Certosa di San Martino.

La tradizione napoletana del presepe, però, è arrivata fino ai giorni nostri. Le famiglie del napoletano, nel periodo prima di Natale, si recano nelle aree dove il presepe continua a esistere, specialmente nella zona di San Gregorio Armeno, per ammirare le varie rappresentazioni artistiche degli artigiani della zona.

Per esperienze personali, a malincuore, devo ammettere che la qualità del presepe di San Gregorio Armeno negli ultimi anni è scesa parecchio. I vari artigiani storici, sono stati sostituiti da piccole botteghe straniere, che realizzano pezzi in plastica con materiali economici, in modo tale da presentare ai clienti prezzi più bassi e abbordabili. Quindi, secondo me, i pochi artigiani rimasti, non costruiscono semplici presepi, ma portano avanti una grandissima tradizione, che risale a più di 300 anni fa.


Ruggiero Aliperti 2B